Gasper Rino Talucci, presidente di CONFCOOPERATIVE PESCARA, ha inviato una nota al Luigi Albore Mascia, Sindaco del Comune di Pescara.
Nella nota si afferma:
“Sulla stampa locale è apparso come un grande risultato della Sua Amministrazione l’aver affidato interventi di manutenzione del verde attraverso gare d’appalto che hanno visto ditte della provincia di Napoli aggiudicarsi i lavori con ribassi di oltre il 54%.
Questo accadeva nella fase finale della precedente amministrazione e questo accade con la Sua Amministrazione.
Potrebbe sembrare ad un osservatore disattento che tutto vada per il meglio: i lavori vengono realizzati con un risparmio consistente per la collettività.
Vengono però spontanee delle domande. Se le ditte vincitrici riescono a realizzare i lavori con tali ribassi forse i tecnici progettisti del Suo comune sono un po’ imprevidenti visto che praticano prezzi di progetto eccessivi rispetto ai prezzi di mercato.
Considerando, invece, che certamente i tecnici della Sua Amministrazione hanno utilizzato nella redazione dei progetti i prezziari di settore, consideranti generalmente congrui, qualche domanda si pone allora nelle fasi successive alla gara d’appalto.
Di certo quando dei lavori vengono aggiudicati ad un presso così anormalmente basso una Amministrazione attenta come la Sua dovrebbe porsi delle domande.
Da parte nostra non possiamo che contestare al Comune di Pescara l’utilizzo, legittimo, ma pericoloso, del criterio del “massimo ribasso” nella aggiudicazione dei lavori di manutenzione del verde, che, fra l’altro, di fatto elimina dalla competizione le ditte locali ed abruzzesi.
Tutti sappiamo che ci sono altre modalità di affidamento dei lavori, altrettanto legittime, quali l’inserimento della soglia di anomalia o gli affidamenti attraverso le leggi di sostegno alla cooperazione agro-forestale. Normative che rimettono in gioco l’imprenditoria locale e favoriscono lo sviluppo del territorio.
Utilizzare queste o il massimo ribasso è un atto politico, che compete a Lei e alla Sua Amministrazione. Speriamo in una inversione di tendenza.”
CONFCOOPERATIVE PESCARA
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