Il rilancio delle Zone Franche Urbane partirà con una dotazione finanziaria di 100 milioni di euro: 45 milioni andranno a finanziarie un progetto specifico per l’Abruzzo, il resto diviso tra agevolazioni e sostegno alle imprese
Firmate le convenzioni, ora il rilancio delle Zone Franche Urbane prevede agevolazioni fiscali e contributive per le imprese sin dal prossimo gennaio, per la creazione di nuove attività economiche. Il tutto, con una dotazione finanziaria di 100 milioni di euro, 45 milioni dei quali destinati a un progetto per l'Abruzzo.
I fondi stanziati per le 22 Zone Franche Urbane previste dalla legge finanziaria è pari quindi a 100 milioni di euro; le aree bersaglio sono localizzate nei territori di 23 Comuni, a loro volta distribuiti in 11 Regioni: 3 del Centro-Nord e 8 del Mezzogiorno.
Per quanto riguarda la ripartizione risorse nelle ZFU, la somma più sostanziosa andrà a Catania (7.349.992 euro), seguita da Napoli, con 6.463.854 euro, Taranto (6.197.044 euro) e Gela, con 5.718.855 euro. A Pescara andranno € 4.290.065.
Inoltre, al fine di sostenere la ripresa economica e occupazionale anche nelle aree colpite dal sisma, il decreto Abruzzo ha stanziato 45 milioni di euro, attraverso i quali finanziarie uno specifico progetto di Zona Franca Urbana per l'Abruzzo.
A beneficiare delle agevolazioni fiscali e contributive su IRES, IRAP,ICI e contributi previdenziali saranno le piccole imprese, per un periodo di durata complessiva sino a 14 annualità, ma grazie alla Legge Sviluppo incrementerà la dotazione annuale per il potenziamento delle Zone Franche Urbane sono previsti altri 50 milioni di euro annuali, anche per individuare nuove aree svantaggiate.
Le agevolazioni saranno operative dal 1° gennaio 2010 ma la procedura per ottenere i benefici è in fase di perfezionamento da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze.
I tempi entro cui presentare domanda saranno comunque ampi. Sono previste inoltre agevolazioni per via telematica, iniziative di comunicazione sul territorio, anche in collaborazione con le amministrazioni locali e le associazioni di categoria.
Dalle prime simulazioni effettuate, il numero delle imprese che beneficeranno delle agevolazioni proposte oscillerà tra le 500 e le 1000 unità: i posti di lavoro creati o preservati potranno essere alcune migliaia.
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