giovedì 19 novembre 2009

Sicurezza aziendale: il nuovo Testo Unico

Il “Nuovo Testo Unico”, Decreto Legislativo n°81 del 2008, è l'ultimissimo aggiornamento nel settore della sicurezza sul lavoro, precedentemente regolato dalla Legge 626. Rappresenta una vera e propria rivoluzione che comporta, per tutte le aziende italiane, uno sforzo di aggiornamento immediato.

Le regole e le sanzioni in materia di “sicurezza sul lavoro” sono cambiate. Farsi trovare impreparati è spesso molto dispendioso. Un efficiente e periodico aggiornamento sulle ultime normative riduce drasticamente il fattore di rischio dei lavoratori e la possibilità di sanzioni.

A chi si applica la legge?

La legge si applica a TUTTI i settori di attività, privati o pubblici, in cui siano impiegati lavoratori subordinati, con la sola esclusione degli addetti ai servizi domestici e familiari.

Ricordiamo che sono considerati lavoratori subordinati anche:

• I soci lavoratori di cooperative e di società anche di fatto.

• Gli utenti dei servizi di orientamento di formazione scolastica, universitaria e professionale, avviati presso datori di lavoro.

• Gli allievi degli istituti di istruzione e universitari, partecipanti a corsi di formazione professionale nei quali si faccia uso di laboratori, macchine, apparecchi e attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici.

Il nuovo sistema aziendale per la sicurezza

Al datore di lavoro spetta valutare i rischi per la salute e la sicurezza dei suoi dipendenti, in modo da programmare ed effettuare gli interventi necessari. A tale scopo si avvale del servizio di prevenzione e protezione, che può essere interno all'azienda stessa o fornito da un consulente esterno. In taluni casi, è possibile che i compiti di prevenzione siano eseguiti direttamente dallo stesso datore di lavoro. Nella sua attività informa e consulta il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Sceglie i lavoratori che devono occuparsi delle misure antincendio, di pronto soccorso e di evacuazione. Nei casi in cui vige l'obbligo delle visite mediche, si rivolge a un medico specialista in medicina del lavoro.

Le figure previste dal Decreto sono:

• Datore di lavoro

• Lavoratore

• Medico competente

• Preposto

• RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione)

• ASPP (Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione)

• RLS (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza)

La documentazione obbligatoria è:

• DVR Autocertificazione o DVR

• Attestati riconosciuti a livello nazionale per le figure sopra citate

• DUVRI, documento di valutazione dei rischi interferenti

AUTOCERTIFICAZIONE: Il D.Lgs. 81/2008 o anche Testo Unico prevede che nelle attività d'ufficio più comuni, con meno di 10 dipendenti, vi sia il rispetto di numerosi obblighi per la tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori negli ambienti di lavoro. Le problematiche da considerare sono molteplici e comportano un impegno in prima persona da parte del datore di lavoro, sul quale gravano i principali oneri e responsabilità di carattere civile e penale. La comoda e semplice checklist, guida il datore di lavoro nella valutazione obbligatoria dei rischi per ogni punto previsto dal testo unico, generando sia L´AUTOCERTIFICAZIONE DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI, che l´eventuale piano di intervento per risultare a norma. In base alle risposte fornite, il sistema automaticamente, provvede alla creazione e alla stampa di tutta la documentazione tenendo conto anche delle revisioni per modifiche o aggiornamento. Tutte le società con meno di 10 lavoratori non hanno l´obbligo del DVR (documento di valutazione dei rischi) ma sono comunque tenute a redigere l'autocertificazione della valutazione dei rischi come riportato nell´art. 29 del Testo Unico e apporvi data certa. Con il Testo Unico ogni datore di lavoro, di qualunque attività, ente pubblico, associazione, anche senza scopo di lucro, che impieghi anche un solo lavoratore deve, in particolare: eseguire la valutazione dei rischi ed elaborare il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR); nominare un Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione; nominare un Medico Competente, nel caso sia necessario istituire la sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti a rischi specifici; nminare la Squadra di gestione delle emergenze, lotta antincendio e primo soccorso; formare e informare i lavoratori sui rischi presenti e sul diritto di eleggere un loro Rappresentante per la sicurezza; vigilare sui posti di lavoro, affinché le attrezzature rispettino i requisiti previsti dalle norme di legge.

Per maggiori informazioni ed approfondimenti:

http://www.caf730.com
http://www.entratel.com/sicurezza

DUVRI

Oltre ai tradizionali documenti, relativi alla gestione della salute e della sicurezza dei lavoratori negli ambienti di lavoro, il ´Testo Unico´ del 2008 introduce il Documento Unico di Valutazione dei Rischi da interferenze, in sigla D.U.V.R.I. Questa nuova documentazione regola ulteriormente il rapporto di lavoro tra aziende, prevedendo che l´azienda committente o commissionaria di un appalto di lavori all´interno della propria struttura a imprese esterne appaltatrici o subappaltatrici, o anche a lavoratori autonomi, debba redigere all´atto della firma del contratto definitivo un´ulteriore relazione, appunto il D.U.V.R.I. legata all´eventuale presenza di interferenze tra le due attività.

• Il D.U.V.R.I. (Documento Unico Valutazione Rischi da Interferenze) è da allegare al contratto di appalto o di opera (art. 26 comma 3 D. Lgs. 81/2008).

Il D.U.V.R.I. pertanto rappresenta lo strumento operativo per guidare le attività lavorative del committente e degli appaltatori negli ambienti e nei reparti dell´azienda ove si possono verificare, anche con discontinuità spaziale e temporale, le eventuali interferenze lavorative tra le due attività.

Per maggiori informazioni ed approfondimenti:

http://www.caf730.com
http://www.entratel.com/sicurezza

lunedì 16 novembre 2009

Impresa sociale: guida gratuita alla creazione

Impresa sociale: guida gratuita alla creazione

La Camera di Commercio di Roma ha reso disponibile, gratuitamente, una guida per la realizzazione di imprese sociali. Analisi del rischio, adempimenti burocratici e tutti i passaggi chiave, punto per punto

Avviare un impresa sociale non è così semplice. Gli ostacoli sono sempre le difficoltà derivanti dagli aspetti burocratici e le lacune informative. Per favorire lo sviluppo nel Terzo Settore, la Camera di Commercio di Roma ha diffuso una guida alla creazione delle imprese sociali, in formato cartaceo ed elettronico.

La guida, scaricabile e consultabile anche dal sito ufficiale, contiene informazioni di supporto, dalla fase di analisi e misurazione del rischio fino ai necessari adempimenti burocratici e alla successiva organizzazione aziendale.

Il documento, che si compone di 64 pagine, affronta inoltre i temi della valutazione delle attitudini imprenditoriali, della corretta definizione dell'idea, delle modalità per confrontarsi ed affrontare il mercato, oltre chiaramente ad aspetti di analisi del prodotto e di realizzazione dei piani aziendali.

L'importante iniziativa si contestualizza all'interno delle attività dell'Osservatorio della Camera di Commercio di Roma sull'Economia civile, che punta alla creazione di una cultura sociale sulle organizzazioni senza fini di lucro ed alla promozione diffusa del settore.

sabato 14 novembre 2009

Seminari di Policoro: Lavoro e/è scelta d'impegno nel sociale

manifesto x stampa Seminari di Policoro.

Mercoledì 18 Novembre alle ore 18.00 presso l' Aula Magna della Facoltà di Economia a Pescara si svolgerà il 2° incontro del ciclo "Il posto del lavoro".

Il seminario dal titolo

"Lavoro e/è scelta d'impegno nel sociale"

sarà tenuto dal prof. Stefano Zamagni

ordinario di economia politica presso l'Università di Bologna  e collaboratore nella stesura dell'ultima enciclica "Caritas in Veritate"  di cui farà una breve presentazione durante l'incontro...

E' un occasione davvero unica avere tra noi a Pescara Stefano Zamagni, uno dei padre dell'economia civile italiana e un uomo da tanti anni impegnato nel sociale e nella diffusione del terzo settore.

giovedì 12 novembre 2009

Nasce il CAA unificato Confcooperative - SISA: 210 sportelli in tutta Italia

Si è concluso il processo di integrazione tra il CAA di Confcooperative e il CAA SISA che da sempre rappresenta una delle strutture di servizio più efficienti e qualificate operante nel settore.

Da questa integrazione nasce una rete nazionale di assistenza agricola con oltre 210 sportelli già operativi su tutto il territorio nazionale che già ora gestiscono diverse decine di migliaia di fascicoli di produttori e di soci di cooperative.

L’operazione costituisce il primo stadio di un più ampio progetto “servizi agricoli” che Confcooperative/Fedagri intende offrire alle cooperative associate e dei loro soci.

lunedì 2 novembre 2009

Zone Franche Urbane: la ripartizione dei fondi

Zone Franche Urbane: la ripartizione dei fondiIl rilancio delle Zone Franche Urbane partirà con una dotazione finanziaria di 100 milioni di euro: 45 milioni andranno a finanziarie un progetto specifico per l’Abruzzo, il resto diviso tra agevolazioni e sostegno alle imprese

Firmate le convenzioni, ora il rilancio delle Zone Franche Urbane prevede agevolazioni fiscali e contributive per le imprese sin dal prossimo gennaio, per la creazione di nuove attività economiche. Il tutto, con una dotazione finanziaria di 100 milioni di euro, 45 milioni dei quali destinati a un progetto per l'Abruzzo.

I fondi stanziati per le 22 Zone Franche Urbane previste dalla legge finanziaria è pari quindi a 100 milioni di euro; le aree bersaglio sono localizzate nei territori di 23 Comuni, a loro volta distribuiti in 11 Regioni: 3 del Centro-Nord e 8 del Mezzogiorno.

Per quanto riguarda la ripartizione risorse nelle ZFU, la somma più sostanziosa andrà a Catania (7.349.992 euro), seguita da Napoli, con 6.463.854 euro, Taranto (6.197.044 euro) e Gela, con 5.718.855 euro. A Pescara andranno € 4.290.065.

Inoltre, al fine di sostenere la ripresa economica e occupazionale anche nelle aree colpite dal sisma, il decreto Abruzzo ha stanziato 45 milioni di euro, attraverso i quali finanziarie uno specifico progetto di Zona Franca Urbana per l'Abruzzo.

A beneficiare delle agevolazioni fiscali e contributive su IRES, IRAP,ICI e contributi previdenziali saranno le piccole imprese, per un periodo di durata complessiva sino a 14 annualità, ma grazie alla Legge Sviluppo incrementerà la dotazione annuale per il potenziamento delle Zone Franche Urbane sono previsti altri 50 milioni di euro annuali, anche per individuare nuove aree svantaggiate.

Le agevolazioni saranno operative dal 1° gennaio 2010 ma la procedura per ottenere i benefici è in fase di perfezionamento da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze.

I tempi entro cui presentare domanda saranno comunque ampi. Sono previste inoltre agevolazioni per via telematica, iniziative di comunicazione sul territorio, anche in collaborazione con le amministrazioni locali e le associazioni di categoria.

Dalle prime simulazioni effettuate, il numero delle imprese che beneficeranno delle agevolazioni proposte oscillerà tra le 500 e le 1000 unità: i posti di lavoro creati o preservati potranno essere alcune migliaia.

Zone Franche Urbane, firmati i contratti. In arrivo esenzioni e sgravi per nuove Pmi

image Oggi il primo passo concreto per il rilancio delle zone franche urbane, con la firma dei contratti da parte del Ministro dello Sviluppo Economico con i sindaci dei 22 comuni interessati

Dopo averle individuate in 11 regioni d'Italia, il ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola ha dato oggi il via ufficiale alla nascita di 22 Zone Franche Urbane. La firma dei contratti è infatti avvenuta questa mattina, sottoscritti dal Ministro e dai sindaci dei 22 Comuni interessati, alla presenza del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

L'iniziativa nasce dalla volontà di rilanciare il Sud e in particolare i quartieri più colpiti da gap socio-economico, stimolando al contempo la nascita di microimprese e Pmi, con la conseguente formazione di posti di lavoro.

Per questo sono previste apposite esenzioni fiscali e previdenziali per diversi anni per le attività d'impresa nei seguenti Comuni:

  • Catania, Gela, Erice (Sicilia);
  • Crotone, Rossano e Lamezia Terme (Calabria);
  • Matera (Basilicata);
  • Taranto, Lecce, Andria (Puglia);
  • Napoli, Torre Annunziata e Mondragone (Campania);
  • Campobasso (Molise);
  • Cagliari, Iglesias e Quartu Sant ' Elena (Sardegna);
  • Velletri e Sora (Lazio);
  • Pescara (Abruzzo);
  • Massa Carrara (Toscana);
  • Ventimiglia (Liguria).

Il passaggio successivo alla firma della ZFU sarà la definizione delle modalità attuative, ovvero le norme che stabiliranno i criteri di applicazione delle esenzioni dal pagamento delle imposte sui redditi, da ICI, IRAP e versamento dei contributi previdenziali per i dipendenti.

Dette agevolazioni sono rivolte agli imprenditori che manifesteranno la volontà di attivare piccole e microimprese all'interno del perimetro territoriale delle aree svantaggiate individuate dalle varie amministrazioni comunali.